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L'attuale ciclo solare è iniziato tardivamente e non accenna a diminuire: da oltre 10 giorni sono apparse due nuove regioni attive, denominate AR2241 e AR2242, caratterizzate da una configurazione magnetica di tipo "beta-gamma-delta", dunque fortemente instabile.
I due gruppi di macchie AR2242 (a sinistra) e AR2241 (a destra) riprese in luce visibile da SDO - Courtesy of NASA/SDO and the AIA, EVE, and HMI science teams.
Giovedì sera la zona attiva AR2241 ha generato un brillamento di classe M che ha causato, con le sue radiazioni ultraviolette ionizzanti, un temporaneo blackout delle trasmissioni radio sul Pacifico. La scorsa notte è toccato all'altra regione con uno spettacolare brillamento molto energetico, di classe X-1.8 (ovvero una luminosità di 1,8·10-4 W/m2 nella banda dei raggi X), come evidenziato dal seguente diagramma del flusso di raggi X:
Andamento dei raggi X duri (in blu) e molli (in rosso) registrato negli ultimi 5 giorni dal satellite - Courtesy of NOAA/SWPC, Boulder, Co
Di seguito una sequenza del brillamento ripresa dal'osservatorio spaziale SDO nell'estremo ultravioletto (andando da sinistra a destra, le immagini sono state riprese alle 00:24, 00:39 e 1:10 UT):
Brillamento a una lunghezza d'onda di 30.4 nm - Courtesy of NASA/SDO and the AIA, EVE, and HMI science teams.
In base all'emissione radio prodotta dalle onde d'urto nell'atmosfera solare, al brillamento si accompagna a una grossa eiezione coronale (CME) che potrebbe anche investire la Terra nei prossimi 2-3 giorni. Il NOAA americano stima una probabilità del 60-65% di una tempesta geomagnetica durante la fine settimana.
Aggiornamento delle ore 22.25 - Sebbene ci sia effettivamente stato un CME, esso sembra diretto lontano dalla Terra e quindi non ci dovrebbe essere la temuta tempesta geomagnetica.
Riferimenti:
- http://www.attivitasolare.com/category/sole/
- http://sdo.gsfc.nasa.gov/data/
- http://spaceweather.com/
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